Food and Beverage: il made in Italy resiste nonostante l’emergenza sanitaria

ristorante

Tra i settori più importanti per l’economia nazionale, l’agroalimentare è indubbiamente tra i più importanti, quello che consente al nostro paese di essere famoso nel mondo per la qualità e bontà delle prelibatezze culinarie create. Un marchio, il Made in Italy nel settore del food and beverage, riconosciuto ed apprezzato in ogni angolo del nostro pianeta.

Non c’è da stupirsi, di conseguenza, se l’agroalimentare nostrano abbia mostrato una forte resilienza anche durante gli ultimi quindici mesi, segnati, profondamente, dalla comparsa del maledetto virus. I dati, in tal senso, ne sono la migliore testimonianza. Basti pensare all’export che, nonostante i mesi in cui è stato piuttosto ostico esportare i nostri prodotti all’estero, ha fatto registrare un incremento attorno al 2% nell’intero 2020.

Quanto incide l’agroalimentare sul PIL italiano

Le esportazioni hanno raggiunto la ragguardevole somma di oltre 46 miliardi, un record raggiunto in condizioni straordinariamente ostiche, che non fanno altro che confermare come la qualità sia in grado di resistere anche alle intemperie più gravi ed imprevedibili, come quelle manifestatesi nell’ultimo anno e mezzo a causa della pandemia.

Il settore agroalimentare, quindi, ha un’incidenza significativa nella composizione del PIL nostrano, sul quale pesa per quasi il 4%, secondo paese in Europa per incidenza del food and beverage sul prodotto interno lordo. Un’importanza strategica che non è venuta meno durante la pandemia, in cui il settore è stato quello più resiliente – al pari del sanitario – nel nostro paese.

Il peso specifico del settore alimentare, è ben testimoniato da altri numeri, come, ad esempio, il valore aggiunto che è in grado di creare alla nostra economia: oltre 64 miliardi, il doppio di quanto è in grado di generare l’automotive di Francia e Spagna messe assieme. Scendendo più nel dettaglio, il beverage incide per circa il 20% della produzione del settore, anch’esso in netta ascesa nel corso dell’ultimo quinquennio.

Non c’è da stupirsi, di conseguenza, se tutti questi dati estremamente positivi abbiano avuto un riflesso significativo sull’andamento del settore nei listini finanziari. L’esempio più lampante è fornito dalla Borsa di Milano, dove il settore del F&B, rappresentato dall’indice FTSE Italia All Share Food & Beverage, è cresciuto del 45% nel periodo maggio 2020-maggio 2021.

Investire nel Food and Beverage tramite il mondo finanziario

Un incremento ancora più significativo se rapportato con quello dell’indice mondiale del F&B, cresciuto “solamente” del 22%: la qualità del nostro agroalimentare, quindi, viene premiata dai piccoli e grandi investitori. E diversamente, dato l’attuale contesto, non poteva essere. I fattori ESG, che riguardano la sostenibilità della produzione a 360°, sono premiati dal mondo finanziario, disposto ad allocare una parte rilevante di denaro per sostenere queste aziende.

Le imprese italiane sono storicamente attente al discorso della sostenibilità e qualità dei cibi prodotti e ora vengono giustamente premiate. investire nel mondo agroalimentare italiano può avvenire in svariati modi, ma il trading online resta, a tutt’oggi, la soluzione più rapida e conveniente per entrare in contatto, finanziariamente parlando, col food and beverage nostrano.

Il primo requisito essenziale è costituito dalla scelta di una piattaforma affidabile, in grado di offrire un’esperienza di trading sicura e coinvolgente, mettendo l’investitore nelle condizioni migliori per poter effettuare scelte nella massima consapevolezza. Le persone che approcciano per la prima volta al mondo del trading online, possono imparare in modo graduale ad operare in ambito finanziario evitando, perlomeno inizialmente, di investire i propri denari.

Ciò può avvenire, ad esempio, con la etoro demo, che replica, pedissequamente, l’andamento dei titoli prescelti utilizzando dei crediti virtuali: solo una volta acquisita la giusta dimestichezza in ambito finanziario, il risparmiatore passerà alla versione “standard” utilizzando i propri risparmi per investire nel mondo finanziario.